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Com’è fatta una mascherina chirurgica?
La mascherina chirurgica è una mascherina usa e getta molto leggera, utilizzata per un massimo di otto ore e non può essere sanificata. La maschera chirurgica è, inoltre, costituita da tre strati di tessuto non tessuto:
- - lo strato interno della mascherina chirurgica è costituito da TNT Spunbond: si tratta di uno strato di tessuto che garantisce un’eccezionale capacità assorbente, catturando l’umidità in uscita dalla bocca;
- - lo strato centrale della mascherina tipo I è tessuto non tessuto di tipo Meltblown: è in questo strato che avviene il filtraggio dell’aria;
- - lo strato esterno della mascherina chirurgica sicurezza, TNT di tipo Spunbond, è idrofobo e quindi idrorepellente all’acqua.
Per quanto riguarda i diversi strati di tessuto che costituiscono le nostre maschere chirurgiche, bisogna distinguere tra tessuto Spunbond e tessuto Meltblown:
- - il tessuto Spunbond è un tessuto anallergico particolarmente resistente, impermeabile all’acqua, al vapore e all’aria, che ha la funzione di bloccare la parte umida del respiro ed eventuali schizzi di sostanze organiche provenienti dall’esterno;
- - il tessuto Meltblown, strato esterno delle mascherine in tnt, ha una straordinaria capacità filtrante che è essenziale nella realizzazione delle mascherine chirurgiche monouso a 3 strati.
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Gli altri elementi che compongono le mascherine chirurgiche tipo 1 sono il nasello e gli elastici. Il nasello è ciò che consente alla mascherina chirurgica di aderire perfettamente al viso, impedendole di scendere e perdere così la sua funzione protettiva. L’elastico, invece, è ciò che rende la mascherina chirurgica anti Covid confortevole.
La sfida principale della mascherina chirurgica monouso, mascherina chirurgica, è il tessuto con cui è realizzata. In particolare, la difficoltà maggiore sta nel realizzare il tessuto barriera delle mascherine chirurgiche usa e getta, ovvero lo strato di tessuto della mascherina chirurgica Covid che deve assicurarle delle prestazioni ben precise. Si tratta di un tessuto, molto fitto e compatto, capace di fermare i batteri (“filtrazione batterica”).
Se indossata adeguatamente, la mascherina chirurgica impedisce a chi la indossa di contagiare altre persone, obiettivo principale di questo dispositivo protezione, in quanto limita la diffusione di particelle infettanti nell’ambiente. Al tempo stesso, la mascherina chirurgica DPI, per sua natura, non garantisce una protezione anche a chi la indossa, in particolare per due ragioni:
- - le mascherine chirurgiche in TNT non sempre riescono ad aderire bene al volto;
- - le mascherine tipo I non hanno funzione filtrante in fase inspiratoria; quindi, non proteggono dall’inalazione di particelle aeree molto piccole (“aerosol”).
Scegli le nostre mascherine chirurgiche TNT per una protezione senza eguali.
Quanto dura una mascherina chirurgica?
È fondamentale conoscere la durata di una mascherina chirurgica 3 strati affinché venga indossata correttamente e quindi sia realmente efficace contro il Coronavirus. In ogni caso, la durata di una mascherina Covid viene sempre indicata direttamente dal produttore.
Per quanto riguarda la mascherina chirurgica, si suggerisce di indossarla per non più di tre, quattro ore e di cambiarla immediatamente in caso di contaminazione dall’interno, ad esempio uno starnuto, oppure dall’esterno, ad esempio un ambiente particolarmente umido.
Inoltre, le mascherine chirurgiche monouso in tnt o mascherine chirurgiche 3 strati monouso, in quanto dispositivi medici monouso, non devono mai essere disinfettate con alcool o disinfettanti di altra natura che rischiano di danneggiare il tessuto e di comprometterne l’efficacia. Se la maschera chirurgica usa e getta è stata indossata per poco tempo, la si può invece lasciare all’aria aperta per qualche giorno in modo tale che qualsiasi traccia di virus possa scomparire (l’efficacia filtrante sarà comunque ridotta).